La migrazione dei teenager da Facebook verso Whatsapp e Snapchat. Ecco perché

La migrazione dei teenager da Facebook verso Whatsapp e Snapchat. Ecco perché

Pubblicato da IQUII il 17/02/2014 in Thinking

Anche questa mattina Andrea ha inviato da Milano un messaggio su Snapchat  alla sua Elisa per augurarle una buona giornata. Francesco invece, complice un cielo terso sulla Capitale,  ha spedito ai suoi amici milanesi una foto dei Fori Imperiali baciati dal sole usando WhatsApp.

Sono solo due esempi di un nuovo modo di interagire tra i giovani, desiderosi di una  forma di comunicazione più intima e lontana dagli occhi indiscreti degli adulti.

Questa nuova tendenza ha portato a parlare, nelle ultime settimane, di una vera e propria fuga da Facebook da parte dei giovani tra i 13-18 anni che preferiscono migrare verso nuovi luoghi digitali capaci di garantire loro maggiore spontaneità e privacy per i loro contenuti.

Al primo posto in assoluto nella classifica dei social media alternativi ai soliti Big c’è Whatsapp, l’applicazione che, secondo una recente analisi condotta da BI Intelligence è ormai leader mondiale nel settore della messaggistica online, con i suoi 400 milioni di utenti attivi su base mensile e circa 11 miliardi di messaggi al giorno.

Snapchat è, invece, il nuovo social network che permette di condividere foto sul cellulare di durata temporanea, che si autodistruggono scomparendo anche dai server della società dopo la loro visualizzazione da parte del destinatario.

Questa applicazione sta crescendo a ritmi impressionanti: Solo negli Stati Uniti conta più di 30 milioni di utenti attivi e 400 milioni di foto che passano di cellulare in cellulare ogni giorno (circa il 50% in più rispetto a 6 mesi fa, tanto che Facebook ha provato – invano – ad acquistarlo per 3 miliardi  di dollari).

Questi dati continuano ad allarmare Facebook che rischia così di perdere il segmento più importante per gli inserzionisti: quello dei teenager.

Questa tendenza alla migrazione dei ragazzi verso luoghi virtuali più intimi e liberi dallo sguardo indiscreto degli adulti  si sta diffondendo anche in Italia: nonostante la crescita costante degli utenti Facebook nel nostro Paese – attualmente sono 26 milioni –  quelli della fascia di età 13-18 anni sono diminuiti del 5% nell’ ultimo anno, a fronte di una crescita del 48% dei cosiddetti silver users (45-55 anni).

Quali sono le cause di questo cambio di rotta?

Anzitutto l’esigenza di una maggiore immediatezza nella comunicazione, nonché il desiderio di condividere all’ interno di gruppi più piccoli e riservati la propria vita relazionale.

Mentre in tutti questi anni abbiamo assistito ad una vera e propria “spettacolarizzazione” delle proprie vite personali sulle bacheche di Facebook, ora si sta, appunto, diffondendo la tendenza inversa, ossia la protezione delle proprie esistenze da occhi indiscreti e sconosciuti.

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