Web Editing: come evolve il giornalismo nell’era digitale

Web Editing: come evolve il giornalismo nell’era digitale

Pubblicato da Andrea Natale il 03/11/2014 in Thinking

La rivoluzione digitale ha trasformato radicalmente il mondo dell’informazione.

Le testate tradizionali hanno perso privilegi e potere, il meccanismo broadcast ha lasciato il posto a un processo circolare e diffuso.

In questo contesto liquido, la produzione e la ricerca di notizie si sono fuse in un flusso unico che nasce e sfocia nel web, dove chiunque può creare e condividere contenuti. La notizia da prodotto preconfezionato diventa un processo in evoluzione grazie ai contributi dei lettori.

Di fronte a questi cambiamenti, per non perdere competitività, i giornalisti sono obbligati a cambiare radicalmente l’approccio alla professione, aggiornando le proprie competenze e imparando nuovi strumenti.

Dall’altra parte i nuovi attori dell’informazione – blogger, web editor, storyteller e social media manager – non possono prescindere dalle regole fondamentali del mestiere che i cronisti imparano sul campo.

Se l’obiettivo comune, come ha dichiarato l’analista del media Jeff Jarvis, è quello di vivere in una società informata, chiunque si occupi di realizzare, curare e condividere contenuti non può esimersi dall’obbligo di garantire notizie affidabili, fonti trasparenti e onestà d’opinione.

 

In quest’ottica nasce il corso di Web Editing @LABora e IQUII.

Una proposta dall’anima poliedrica, dedicata ai professionisti della comunicazione e del giornalismo che vogliono aggiornare le proprie competenze ma anche ai giovani curiosi di approcciarsi al mestiere o a chi vuole semplicemente produrre al meglio contenuti per blog e social network.

Un weekend intensivo all’insegna del crowdsourcing, che vuole conservare e trasmettere l’esperienza del passato – perché la capacità di condurre inchieste e realizzare reportage non scompare sul web ma, anzi, da qui può acquistare nuova linfa – e nello stesso tempo riuscire a interpretare il futuro, sfruttando le potenzialità offerte dal digitale.

 

Tradizione e innovazione, quindi, si fondono nelle lezioni di scrittura tenute da grandi firme della carta stampata, come Enzo Ciaccio del Mattino e Giuliano Gallo del Corriere della Sera, che hanno saputo raccontare con maestria i principali fatti della storia italiana e mondiale, dal sequestro Moro alla prima Intifada, dalla vicenda P2 alla guerra in Kosovo.

Ma anche nei laboratori innovativi tenuti da blogger e social media specialist come Alessio Jacona e Rosy Battaglia, professionisti che hanno saputo costruirsi un personal brand online sfruttando le possibilità della Rete e le risorse del citizen journalism.

Il percorso formativo non dimentica i freelance, offrendo consigli e regole pratiche su come formulare un’idea da proporre a un giornale, con le lezioni della giornalista professionista Michela Gentili.

Il percorso formativo non dimentica i freelance, offrendo consigli e regole pratiche su come formulare un’idea da proporre a un giornale. Ma si preoccupa anche di indicare nuove strade, tracciando i profili professionali del futuro – dal data journalist al visual editor – grazie alla capacità visionaria di Jacopo Barigazzi, mente de Linkiesta e di pagina99, che alla sua attività di giornalista ha sempre affiancato quella di head hunter.

A completare l’offerta, immancabili, le regole basilari della SEO per ottimizzare i testi sui motori di ricerca spiegate con semplicità da Federico Chesi, consulente in digital marketing.

 

Insomma, una cassetta degli attrezzi che contiene tutto ciò che serve per ritagliarsi una professione su misura.

Con una precisazione ovvia: non si diventa giornalisti, blogger o storyteller in due giorni. Ognuno il mestiere se lo costruisce da solo, nel tempo, con fatica e dedizione. Ma noi vi promettiamo un ottimo libretto di istruzioni.

 

I primi tool che non possono mancare e che verranno affrontati nel corso sono:

  • Evernote: un servizio per creare note e appunti;
  • Feedly: un tool per aggregare notizie, feed RSS e fonti;
  • Instapaper: un servizio per archiviare e organizzare articoli;
  • Hootsuite: una piattaforma per condividere sui canali social;
  • Storify: un tool per raccontare una notizia aggregando i contributi della rete.

 

 

Il corso si terrà a Roma il 22 e 23 Novembre negli uffici di IQUII in Via Lucrino, 15.

Tutte le info sul programma, il prezzo, le agevolazioni per studenti e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito di @LABora.

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Andrea Natale

Project Manager @ IQUII


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