Generazione Smartphone: cresce ancora l’uso del mobile da parte dei teenagers
I teenagers, sempre più frequentemente, dedicano una parte importante della loro giornata allo smartphone. Ce ne accorgiamo quando siamo per strada, quando prendiamo la metropolitana o chiacchieriamo in un bar.
Lo smartphone è diventato il supporto indispensabile per restare agganciati alla propria rete di amici e per accedere alle piattaforme di informazione e intrattenimento. Ma è anche lo strumento fondamentale per veicolare le relazioni sociali, condividere e curare la propria immagine e quindi la propria identità.
Il rapporto Mobile Millenials pubblicato da Nielsen il 5 settembre scorso illustra come l’85% dei giovani tra i 18 e i 24 anni sia in possesso di uno smartphone. Notizia meno scontata è che oltre la metà di loro utilizza un device Android, la cui quota di mercato sembra destinata a crescere ulteriormente nei prossimi mesi. Anche in funzione del flop commerciale dell’iPhone 5c, nonché del posizionamento dei nuovi iPhone 6, da parte di Apple.
Questi numeri rendono evidente un fenomeno sociale che si è fortemente radicato nella vita quotidiana delle giovani generazioni, anche nel nostro Paese. Il fatto che alcuni ragazzi intervistati dal New York Post considerino lo smartphone più importante del deodorante, oltre ad essere decisamente buffo, evidenzia come l’integrazione del proprio device nella quotidianità porti a vivere le esperienze di relazione e di fruizione dei contenuti digitali in modo molto differente rispetto alle generazioni precedenti.
Oggi in media i giovani utilizzano lo smartphone per 37 ore al mese. La prima conseguenza è che non solo le relazioni sociali ma anche le informazioni sono di fatto mediate dalle app per smartphone. WhatsApp, Facebook e Instagram. Non è un caso che si tratta delle app che rendono più immediata e creativa la comunicazione, fornendo agli utenti la possibilità di produrre facilmente contenuti visuali.
“Scatta una foto o non è mai successo” è una delle formule più utilizzate dai ragazzi.
“Rendi le immagini creative e attirerai l’interesse dei tuoi amici” è l’esigenza a cui nessun giovane può sottrarsi.
Per i brand la sfida è molto complessa: posizionare la propria app sullo smartphone di un teenager e ritagliare spazio per far si che la utilizzi è una operazione che richiede la progettazione di strumenti che forniscano agli utenti esperienze nuove ed appaganti. L’offerta dei brand dovrà spingere ancora di più su creatività, design, relazioni. Non certo una sfida semplice per chi non è abituato a dialogare, ma ad acquistare attenzione attraverso grossi investimenti pubblicitari.
Eppure i comportamenti dei nativi digitali rappresentano le linee guida per capire il consumatore di domani. E, in certi settori, quello di oggi.
Per approfondire: Ricerca “Mobile Millenials” di Nielsen.
IQUII S.r.l.
