Hanno invaso la nostra quotidianità, mostrando il nostro lato migliore ma anche le nostre insicurezze. Su di loro sono stati scritti articoli su riviste e blog, catalizzando l’attenzione in settori come comunicazione, marketing, psicologia.
A cosa state pensando? Fermatevi, qui si parla di selfie!
Il fenomeno che nel 2013 ed in questo inizio di 2014 è sulle fotocamere di tutti non accenna a voler diminuire di intensità.
Anzi, a guardare dai dati diffusi da Unmetric e Shorty Awards riferiti all’anno appena trascorso (e racchiusi nell’infografica che vedrete più avanti) anche il coinvolgimento dei brand è in continuo aumento, frutto di una modalità di engagement che riesce a far esprimere una grande creatività alle persone.
I punti principali su cui porre l’attenzione riguardo i selfie sono:
– aumento dei brand che li realizzano e li utilizzano per i contest (Axe, Sony, GoPro, Samsung, MasterCard per citarne alcuni);
– nascita di app dedicate (FrontBack, Yak-It) che includono il ritocco creativo in ottica di condivisione;
– veicolo di passaparola e coinvolgimento (User Generated Content).
[Fonte Infografica: Socialfresh]
Se la parola selfie (la cui origine può essere fatta risalire al 2002, quando fu usata per la prima volta in un forum online australiano) è stata ufficialmente aggiunta all’Oxford Dictionary (battendo sostantivi come “bitcoin” e verbi come “twerk”) ed è stata nominata come parola dell’anno 2013, non possiamo più negare l’evidenza.
Basti pensare che la frequenza d’uso della parola nella lingua inglese è aumentata del 17.000% rispetto al 2012.