Papa Francesco, che oggi festeggia il suo primo anno di pontificato, è stato definito da prestigiose istituzioni e riviste come l’uomo dell’anno nel 2013 e, a corollario di questo riconoscimento, il Pontefice si è guadagnato la copertina del Time.
Il Papa è uno dei personaggi più influenti sulla Rete, e una recente ricerca di Aleteia ne evidenzia l’autorevolezza.
Nel 2013, infatti, il Papa è risultato essere il personaggio con il maggior volume di ricerche mensili su Google a livello globale, vincendo il confronto con alcuni dei leader mondiali più influenti e popolari del 2013, come Barack Obama, Angela Merkel e Vladimir Putin.
Francesco si posiziona anche tra i personaggi pubblici che ricevono più menzioni sui social (49 milioni nel 2013); questo lo posiziona di fatto in una classifica dove sono presenti e si contendono il primato i profili online degli idoli più rappresentativi per i giovani come ad esempio calciatori del calibro di Messi, o cantanti e gruppi musicali come Justin Bieber e gli One Direction.
Le menzioni associate al Papa, inoltre, presentano una distribuzione geografica molto omogenea a livello mondiale, e questo dato differenzia la figura del Pontefice rispetto agli account di altri personaggi di primo piano come Barack Obama, che riceve il 52% delle menzioni dagli Stati Uniti.
Per quanto riguarda il numero di followers, l’account ufficiale del Papa (@Pontifex, nelle sue nove declinazioni linguistiche) raccoglie oltre 12,3 milioni di followers in tutto il mondo; non mancano tuttavia le sfide: meno dell’ 8% dei cattolici battezzati seguono il Papa su Twitter.
Il livello di ingaggio che generano i tweet del Pontefice è più forte rispetto a quello del presidente degli Stati Uniti: ogni tweet, infatti, viene condiviso dagli altri utenti mediatamente 6600 volte.
La foto che abbiamo scelto come immagine di copertina per questo post evidenzia uno dei gesti più naturali, ma allo stesso tempo innovatici e carichi di significato di questo primo anno di pontificato: il selfie scattato con Instagram insieme ad alcuni giovani all’interno della Basilica di San Pietro.
Abbiamo analizzato, utilizzando il tool di Followgram, che su Instagram ci sono oltre novantamila post che hanno un hashtag che, nelle principali lingue, fa riferimento al Papa (dati al 13 marzo):
#papafrancesco: 12126
#popefrancis: 27302
#papafrancisco: 51007
La stessa Piazza San Pietro può essere considerato come un iper-luogo carico di significati religiosi, artistici e storici.
Instagram, da questo punto di vista, non si configura solo come l’applicazione capace di riprodurre digitalmente lo spazio fisico della piazza. Essa contribuisce direttamente alla creazione di un valore semantico capace di rappresentare lo spirito di aggregazione che accomuna tutti coloro che varcano le soglie del Colonnato. Ne è un esempio la venue di Piazza San Pietro su Instagram, che raccoglie le foto geolocalizzate dagli utenti di questa diffusa app.
Analizzando questo tipo di stream si evidenzia come la maestosità della piazza viene arricchita non solo dalle foto (singole o di gruppo) che ritraggono i turisti in visita a San Pietro, ma anche dagli scatti fatti durante le cerimonie religiose che ne contraddistinguono in modo più alto il suo valore come, ad esempio, in occasione degli Angelus.
Questa analisi pone due interrogativi di grande valore: come le tecnologie della comunicazione digitale possono contribuire allo sviluppo del significato religioso, e in che modo come le applicazioni mobile e i social media possono diventare i driver per una nuova evangelizzazione, orientata soprattutto ai più giovani?
In occasione della 48esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali Papa Francesco ha pubblicato un messaggio che contiene alcuni punti centrali, evidenziati in modo particolare da P. Antonio Spadaro in un suo recente post:
Da questo punto di vista il ruolo dei social media e delle applicazioni mobile può diventare un driver strategico per le nuove sfide dell’evangelizzazione dettate da Papa Francesco, il primo pontefice Social della storia.