Nella realizzazione di un progetto mobile, pianificazione e tempistiche sono uno dei fattori più rilevanti da tenere in considerazione. Sin dalla nascita degli Store per applicazioni mobile, i developer (e le aziende) hanno dovuto tenere conto non soltanto dei tempi necessari allo sviluppo, ma anche di quelli di revisione da parte di Apple e Google per evitare di bucare le date in fase di lancio.
I due player principali (Google ed Apple) hanno però da sempre strutturato processi e criteri di approvazione delle app in modo molto diverso. Se Apple ha scelto di seguire un processo molto selettivo, che richiedeva dai 10 ai 15 giorni di review per ogni submission, Google ha puntato invece su una maggiore flessibilità per gli sviluppatori, con un margine di poche ore che tiene conto solo dei tempi di propagazione in Store.
L’iter di revisione delle applicazioni inviate ad Apple è infatti più complesso: innanzitutto perché, a differenza delle app Android, queste vengono controllate singolarmente e realmente da una persona. Il reviewer verifica che l’applicazione sia compliant con le linee guida e le specifiche definite da Apple, quindi effettua un test più o meno approfondito sulle funzionalità, i permessi e le singole viste dell’app.
Per il Play Store si può dire invece che non esista un vero e proprio processo di verifica. Un software controlla esclusivamente che gli APK siano conformi ai regolamenti di Google, ma dopo questa semplice scansione non si procede a nessun controllo se non previa segnalazione dell’app da parte degli utenti.
Secondo quanto riportato da AppReviewTimes, nelle ultime due settimane i tempi di approvazione di nuove app o di aggiornamento su App Store si sono ridotti drasticamente.
Dalle stime del sito, basate sui dati condivisi dai developer iOS e Mac di tutto il mondo, negli ultimi 15 giorni i tempi di review sono passati da una media di 8.8 giorni a solo 1-2 giorni.
Anche da quanto riportato sul sito Apple, il 99% delle submission inviate viene oggi gestito entro i successivi 5 giorni lavorativi.
Una tale accelerazione potrebbe essere dovuta a un aumento nel numero di risorse dedicate al controllo delle app ricevute, così come all’implementazione di un software automatico che effettui una prima verifica.
Per la prima volta, nel Q1 2016 la vendita di iPhone non ha confermato la costante crescita degli anni precedenti, ma anzi ha visto un calo di unità vendute e di revenue.
In generale, la vendita di smartphone ha subìto un rallentamento progressivo man mano che anche i mercati in crescita – come ad esempio la Cina – hanno fatto registrare numeri non positivi. Le revenue di Apple nei prossimi anni deriveranno principalmente dai servizi e dalle operation, ed è proprio su di essi che sembra focalizzarsi la società di Cupertino.
L’App Store ha avuto una crescita annuale del 20% fino ad arrivare a una revenue di oltre 6 miliardi nel Q2 2016 attualmente in essere. iTunes Store, Apple Music, iCloud e i servizi di supporto sono diventati l’elemento di business con la più rapida crescita e ciò su cui Apple investirà maggiormente.
In questo contesto diventa più chiara anche la motivazione dietro alla improvvisa diminuzione dei tempi di approvazione, ovvero far diventare l’ecosistema Apple ancora più developer-friendly e incentivare gli sviluppatori alla creazione di sempre più app native invece che web o ibride.
Se tale cambiamento venisse ufficialmente confermato, i vantaggi per sviluppatori e utenti sarebbero molti. Tempi più rapidi incidono sull’intero Development Cycle: dalla pianificazione, allo sviluppo, all’implementazione di nuove funzionalità fino al bug fixing. Il piano di sviluppo non dovrebbe più tenere conto di una finestra di oltre 10 giorni dal rilascio fino alla pubblicazione in Store, fornendo maggiori tempi di testing e revisione. Anche la progettazione di nuove funzionalità – ad esempio stagionali o legate a determinati eventi – non soffrirebbe il peso di tempi stringenti.
A cambiare radicalmente per sviluppatori e aziende sarebbe soprattutto il rapporto con gli utenti e l’approccio allo sviluppo. Basti pensare al bug fixing o al lancio di una nuova app e al conseguente A/B testing sulle necessità e i flussi di navigazione utente, anche in termini di usabilità. Non solo, anche la possibilità che una release non sia compliant con gli standard qualitativi di Apple e quindi venga rifiutata oggi diventa meno preoccupante.
Se prima ogni rilascio e ogni nuova implementazione andava ponderata e pianificata accuratamente, di solito accorpando diverse funzionalità ad ogni submission, oggi potrebbe non essere più così. Ad un aumento degli aggiornamenti delle app corrisponderebbe una diminuzione delle expedit inviate, che richiedono una gestione diversa e più complessa.
Questo significherebbe maggiore flessibilità e risposte puntuali ai feedback degli utenti – e di conseguenza applicazioni di qualità più elevata – perché sviluppate mediante rilasci incrementali e costanti fix invece che attraverso grossi aggiornamenti – che lasciano oggi gli utenti senza riscontro per settimane e si rivelano non rispondere poi alle loro esigenze.
La maggiore flessibilità nello sviluppo e nella quantità di rilasci influirebbe anche sulla qualità dei test e delle revisioni di ogni nuova funzione, che sarebbero focalizzati e approfonditi rispetto a quanto accade durante rilasci unici.
Un altro fattore di cui i developer iOS hanno sempre dovuto tenere conto è la stagionalità delle submission in Store: vi sono infatti dei periodi dell’anno o degli specifici eventi che provocano un aumento del numero di applicazioni inviate in approvazione e di conseguenza dei tempi di attesa per la review (ad esempio le settimane che precedono il Natale, vista la successiva chiusura dell’App Store, il rilascio di una nuova versione di iOS o l’arrivo dell’estate).
Se questo trend venisse confermato, assisteremmo quindi ad un aumento delle applicazioni pubblicate nell’App Store e anche, lato utente, ad aggiornamenti più frequenti delle app sul nostro smartphone.
Quindi un’ottima notizia per tutti coloro che hanno in progetto una nuova applicazione. Se anche tu stai pensando di metterti alla prova nella Progettazione Mobile, partecipa all’#openIQUII di giovedì 19 maggio oppure contattaci.