App Annie, un software di App Intelligence, ha condotto una ricerca prendendo come campione le 100 app che hanno incassato di più nei rispettivi store (AppStore, Google Play) nel mercato USA.
I risultati di questa ricerca bocciano le App su Google Play a pagamento che sono solo il 4% rispetto al 96% con un business model di tipo Freemium.
Le app freemium rientrano nella logica di far scaricare gratis l’app dallo store e poi all’interno, tramite per esempio inApp Purchase, far comprare servizi o sblocchi di qualsiasi tipo.
Questa modalità è molto in uso nei giochi dove per esempio si possono acquistare vite o soldi per comprare nuovi gadget.
Secondo sempre la ricerca, il business model Paid funziona di più per le applicazioni su AppStore specifiche per iPad.
Questo risultato era facile immaginarlo perché la maggior parte delle applicazioni business per iPad sono a pagamento o comunque hanno una versione free demo che, per sbloccare tutte le funzionalità, richiede di scaricare quella a pagamento.
Il risultato su Google Play, invece, va ricondotto alla tipologia dell’utente medio che utilizza Android e quello che invece utilizza iOS: l’utente iOS ha una capacità di spesa molto più alta rispetto ad un utente Android. Non solo. Il mercato a cui si rivolge Android e Google Play è molto più variegato con dispositivi molto diversi tra loro e di costi differenti rispetto al mercato iOS.
Il modello freemium per il mercato Google Play, quindi, è l’ideale. L’utente può testare l’app gratuitamente e, se vuole, può sbloccare successivamente servizi, livelli, etc.