Siamo arrivati alla fine di un primo semestre molto intenso e impegnativo dal nostro punto di vista professionale.
In questo periodo grazie alle attività di formazione, agli #OpenIQUII e ai nostri progetti abbiamo sviluppato molte idee e iniziative, incontrando tanti professionisti con i quali ci siamo trovati a condividere visioni, spunti e possibili opportunità per il futuro.
Siamo cresciuti ancora un po’ e abbiamo provato a mettere le basi per fare un altro piccolo salto subito dopo l’estate: a Settembre, infatti, ci saranno molte novità.
Anche se guardando fuori dalla finestra non sembra ancora estate viste le temperature e le piogge, il calendario è dalla nostra parte, e non mente: è tempo di vacanze e noi siamo dell’idea che il giusto ozio sia perfetto per rigenerarsi fisicamente, liberare la mente e predisporsi bene e in modo creativo per una nuova stagione professionale. Ci auguriamo che tutti voi riusciate a staccare la spina e dedicare un po’ di tempo al tempo libero ed al relax.
E questo è proprio il periodo migliore per leggere un libro: il mix tra relax, ozio e lettura, può essere fonte di ispirazione e riflessione. Questo è il nostro #SummerThinking.
E così, ecco alcuni spunti a mio avviso interessanti, per chi non li avesse ancora letti:
Surplus cognitivo – Creatività e generosità nell’era digitale
Clay Shirky spiega come il surplus cognitivo si stia caratterizzando sempre più come una grande forza emergente, in grado di raccogliere un sapere delocalizzato e frammentato,e di aggregarlo in un qualcosa di grande e di nuovo.
La libertà ritrovata – Come (continuare a) pensare nell’era digitale
Frank Schirrmacher, autore del libro, approfondisce come, accanto agli indubbi vantaggi della rivoluzione culturale derivante da internet e dalla Rete (collaborazione delle comunità online, democraticità della produzione, condivisione di contenuti), convive però un “lato oscuro”: la corsa frenetica per fare propria e immagazzinare questa mole enorme di dati sta modificando (e non in meglio) il nostro approccio cognitivo. Il rischio, sostiene Schirrmacher, è quello di disimparare a pensare, a interpretare criticamente: invece di dominare le informazioni, ne siamo travolti, e schiavi.
Network effect – Quando la rete diventa pop
Lella Mazzoli spiega come con l’ingresso di milioni di persone nell’universo della rete, internet stia diventando “pop”, e la connessione digitale tra le nostre vite stia cambiando i comportamenti, il modo di consumare e di rapportarsi alle istituzioni.
Presente continuo – Quanto tutto accade ora
Douglas Rushkoff affronta un tema importante: l’era dell’accesso totale ha un rovescio della medaglia che fino ad oggi è stato sottovalutato. I social network alimentano l’ansia di un costante “qui e ora” senza direzione e priorità, frammentato e distratto; le e-mail e la messaggistica istantanea ormai sono un assalto, e siamo sopraffatti da un illusorio “presente continuo” che ci sfugge sempre di mano.
Io vivo nel futuro
Nick Bilton, autore del libro e giornalista del New York Times, affronta il tema dello sviluppo e degli impatti della tecnologia sul mondo dell’editoria e non solo. Smartphone, iPad e piattaforme digitali come Twitter e Facebook hanno modificato radicalmente la produzione e il consumo dei contenuti: nelle nostre case e nei nostri cellulari si sta affacciando una nuova forma di cultura che avrà profondi effetti sulle abitudini di vita e sugli stessi meccanismi cerebrali. Bilton confronta lo sviluppo di internet con altri progressi tecnologici del passato come la ferrovia e la stampa, disegnando la prospettiva di quella che sarà la nostra cultura fra due o vent’anni e analizzando in particolare i cambiamenti in atto nelle giovani generazioni.
Contagioso – Perché un’idea e un prodotto hanno successo e si diffondono
Nel libro Jonah Berger espone i cosiddetti STEPPS, gli ingredienti la cui combinazione rende un virale un prodotto o un’idea (Social Currency, Triggers, Emotion, Public, Practical Value, Stories)
Le letture hanno un filo comune: sono una riflessione sul tempo trascorso online, evidenziano la capacità del digitale e di internet di generare rischi ma anche molte opportunità, ma soprattutto ci fanno riflettere sulla nostra capacità di vedere le nuove relazioni, costruire nuovi percorsi professionali per il futuro e realizzare grandi progetti.
Buona lettura e buon #SummerThinking!
Fabio