Utilizzi SnapChat, ogni giorno ti diverti a messaggiare con i tuoi amici e vorresti trovarne di nuovi. Prendi lo smartphone, lanci l’applicazione, ma…
Facciamo un passo indietro.
Snapchat, frutto dell’idea di due studenti di Stanford, è un’applicazione di messaggistica istantanea per dispositivi iOs e Android. L’app permette di condividere foto con i propri contatti (aggiungendo testo e/o piccoli disegni) con una particolarità: il messaggio si autodistruggerà in un tempo prestabilito dal mittente (fino a 10 secondi).
Probabilmente questa peculiarità ne ha decretato il successo tra i più giovani, stuzzicati dalla possibilità di scambiarsi foto piccanti senza che queste rimangano nei dispositivi (se il ricevente effettua uno screenshot, al mittente viene notificata questa attività). Ad oggi circa 400 milioni di snaps vengono scambiati al giorno e anche alcune aziende hanno provato a utilizzare la social app per iniziative one shot in ambito advertising (couponing, offerte, storytelling).
La domanda principale degli addetti ai lavori è: qual è il modello di business di Snapchat? E soprattutto, come mai Facebook è arrivata con una super offerta (3 miliardi di dollari) sul piatto per l’acquisizione?
La crescita e le esigenze degli utenti
Il boom registrato negli ultimi tempi (utenti, crescita nel mondo e messaggi scambiati) ha reso ancora più forti i ragazzi terribili della Stanford University.
Spielberg e Murphy, forti dell’onda positiva, sono andati avanti per la loro strada e, notizia di qualche giorno fa, hanno chiuso un round milionario da 50 milioni di dollari.
Ma gli utenti pressano e vogliono feature aggiuntive per l’applicazione. I due founder al momento non la vedono in questo modo. Sono alcuni mesi che in Rete il dibattito è aperto e le richieste si sono fatte pressanti soprattutto sul lato delle “ricerche”: gli utenti vorrebbero la possibilità di cercare altre persone (ad oggi, bisogna conoscere il nome utente preciso per poter chattare con una persona).
Su Instagram ed altri social network le persone hanno trovato altre soluzioni: ad esempio, cercando il tag #snapchatme su Instagram escono oltre 1 milione di risultati con l’accoppiata foto+commenti per farsi aggiungere su Snapchat.
SnapSearch va a colmare la lacuna presente su Snapchat.
È un’applicazione scaricabile gratuitamente ed utilizzabile con le stesse credenziali di Snapchat. Dopo aver specificato sesso e anno di nascita (nella fase di registrazione le persone accettano di farsi ricercare su SnapSearch) è possibile cercare altri utenti che hanno installato e configurato il loro profilo su SnapSearch.
Le chiavi di ricerca sono genere, range di età e, per gli utenti “pro”, c’è la possibilità di filtrare risultati della ricerca per distanza. Ad esempio, cercare ragazze tra 20 e 25 anni nel raggio di 100 km da me.
In fase di login su SnapSearch, si può acconsentire a diffonderla tra gli amici grazie ad un checkbox che invia una immagine promozionale agli amici di Snapchat e che invita all’utilizzo di SnapSearch.
E allora se usi SnapChat devi provare SnapSearch. Clicca qui per scaricare l’applicazione
Alcuni dati
Nel weekend di lancio oltre 2000 download.
Data di lancio su iOs: 11 dicembre
Data di lancio su Android: 12 dicembre.