Parlando di innovazione, si fa riferimento ad approcci e tecnologie appena arrivati, con la convinzione che il cambiamento sia trainato per lo più dalle novità e non dalla loro progressiva adozione. In realtà, l’innovazione, che non sempre è correlata ad elementi tecnologici o approcci completamente nuovi, si manifesta principalmente attraverso un cambio di prospettiva.
E proprio con l’obiettivo di offrire un punto di vista diverso, l’#openIQUII di Novembre ha messo in luce le potenzialità più interessanti della Gamification e del Motivational Design in ambito strategico. Applicata su determinati percorsi utente all’interno di piattaforme e processi d’acquisto, la Gamification diventa un fattore-chiave per avvicinare, attivare e fidelizzare le persone ad aziende e Brand, anche rafforzando i tradizionali percorsi di Loyalty.
La gamification, nello specifico, è quella sequenza di tecniche di coinvolgimento che attiva comportamenti degli utenti, incoraggiandoli a raggiungere determinati obiettivi, seguendo regole prestabilite e divertendosi allo stesso tempo. E’ un approccio che consente di dare nuovi stimoli ad attività che prevedono azioni ripetitive e noiose attraverso elementi concreti e misurabili. In linea generale, gli obiettivi della gamification puntano a spostare l’interesse dell’utente dalla propria sfera personale A, verso una zona di interesse B, attivandone comportamenti nuovi e frequenti e allo stesso tempo far crescere un livello di attenzione e fedeltà di lungo termine.
Al fine di elaborare una buona strategia in questo senso, non si può prescindere da una serie di elementi di Gamification, ereditati dalle meccaniche di gaming, ben precisi:
Nei contesti più diversi, dalla dimensione consumer alla formazione professionale, questi elementi ludici stimolano le attività, portando le persone a sentirsi maggiormente gratificate e motivate ad impegnarsi. Sul medio periodo, può diventare un invito ad attivarsi regolarmente per tornare a ripetere azioni, che normalmente sarebbero abbandonate dalla maggior parte degli utenti.
L’esempio più noto di gamification, nell’accezione più vicina al gaming, è il servizio di geolocalizzazione Foursquare, che grazie all’integrazione di meccaniche e dinamiche di gioco, è riuscito a conquistare milioni di utenti in tutto il mondo. Non sorprenderà che in molti hanno cercato di replicare la crescita e il successo di Foursquare, applicando la gamification a diversi livelli.
Una recentissima ricerca Gartner prevede che, entro la fine del 2015, la metà delle aziende dell’elenco Forbes Global 2000 avranno inserito meccaniche di gioco all’interno delle proprie dinamiche di innovazione. È rilevante far notare che abilitare comportamenti negli utenti è un processo potente e complesso, ben lontano dalla semplice applicazione di badge e classifiche ad applicazioni e servizi esistenti. L’utilizzo di meccaniche di stimolo motivazionale e l’attivazione di fattori abilitanti (meccanici, temporali, estetici) si aggiunge ad una proposta strategica che permette oggi di accompagnare le aziende e i brand in percorsi innovativi e maggiormente efficaci.
Il potenziale di applicazioni e iniziative basate sulla Gamification è ancora più evidente sulla base di due tendenze principali: il sovraffollamento dello spazio digitale, che rende più ardua la competizione tra le aziende che vogliono distinguersi e primeggiare, e la crescita della Generazione Y tra le file dei consumatori, maggiormente abituata al gioco come elemento costante di stimolo di nuovo interesse. Si tratta, infatti, di utenti che hanno una grande familiarità con stimoli e meccaniche di gratificazione, anche quando applicati a contesti non prettamente di gioco.
Durante l’#openIQUII “Gamification e Loyalty” abbiamo illustrato il modello di gestione dei progetti, frutto dell’analisi di strutture e tecniche già esistenti, che ci ha consentito di dare un’accelerazione importante sia su aspetti strategici che tecnologici. Questo approccio si avvale di un framework e una metodologia in grado di identificare i vari step, gli indicatori di performance e le metriche più efficaci del processo di engagement dell’utente, dall’analisi iniziale fino all’interazione e alla costruzione di relazioni di lungo termine.
Per cogliere pienamente il legame tra Gamification e Loyalty, è necessario identificare il percorso dell’utente all’interno di ogni applicazione o servizio. Le quattro fasi che l’utente attraversa sono strettamente connesse con il periodo di relazione: se la curva di crescita dell’utente, da semplice visitatore a cliente fidelizzato, viene sottoposta ad uno studio accurato, le fasi si avvicendano con una certa fluidità. Senza un supporto strategico di questo tipo, è tipico riscontrare numerose difficoltà nel portare l’utente alla fase successiva. La complessità risiede nel fatto che in ciascuna fase, le persone vanno stimolate con strumenti e modalità differenti, dal momento che hanno legami, obiettivi ed esigenze particolari ed in continua evoluzione.
Grazie a questo approccio, di cui l’immagine sopra ne riporta una parte, è possibile definire e attivare un percorso di crescita, analizzando ogni fase per capire quali leve e quali incentivi specifici possono essere strategici per far evolvere l’utente e quali obiettivi raggiungere. Tutti i settori possono trarre vantaggio da questo approccio strategico, in brillante sinergia con i nostri piani di marketing integrato.
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