Inutile girarci intorno: Periscope è ufficialmente una delle app più famose del momento, tanto da sorprendere chi qualche mese fa non gli dava alcuna fiducia. Ora – come per tutte le cose che riscuotono successo – bisognerà capire se potrà generare business, cioè se i brand lo potranno utilizzare come efficace strumento di marketing oppure no. La risposta non è facile e scontata. Anzi, trattandosi di landa completamente sconosciuta, i dubbi possono essere molteplici.
L’unica cosa certa è che non si può ignorare l’avvento di un’app di questo genere, soprattutto se si lavora nell’ambito dei social media. Ecco allora la necessità di avventurarsi in un’analisi specifica, per fugare ogni dubbio e capire se dietro di essa si cela una qualsiasi forma di business.
Periscope è un’app che permette di fare video in tempo reale e che crea una concezione di comunicazione completamente nuova, perché fa sì che lo speaker possa interagire con i suoi spettatori in maniera totale. In altre parole, Periscope è un live streaming personale che trasforma il vostro smartphone in macchina da presa e la vostra vita in tanti piccoli canali televisivi amatoriali, per la felicità dei tutori della privacy. Inizialmente disponibile solo per Apple Store, oggi è fruibile anche da tutti i dispositivi Android.
Due sono le azioni che gli utenti possono compiere su Periscope: creare un proprio broadcast (in modo pubblico o privato) e condividerlo in diretta con gli altri utenti collegati, oppure scegliere video di altre persone ed essere spettatore. Dato che stiamo parlando di un’app per il live broadcasting, ciascun utente ha la possibilità di commentare, condividere il contenuto su Twitter, esprimere eventuali apprezzamenti, direttamente a video e sempre in tempo reale.
La struttura di Periscope è divisa in tre parti. Una riguarda il profilo personale, con relativi follower e following. In un’altra sezione è invece possibile rivedere i video delle persone che “seguite”, ma che non siete riusciti a vedere in diretta. Quando infatti si registra un video, l’autore può decidere se cancellare immediatamente il contenuto o se tenerlo in bacheca in versione replay per 24 ore. C’è poi un’ultima sezione, quella più importante, quella dei video in diretta, il vero cuore dell’app, dove potrete catapultarvi da una parte all’altra del mondo in meno di un tap.
Ad oggi, l’utilizzo di Periscope è prettamente ludico e di svago, ma le potenzialità per diventare un’importante leva di Social Media Marketing ci sono e sono anche molte interessanti. Non è un caso che Twitter abbia deciso di metterci mano immediatamente, comprando l’applicazione per circa 86 milioni di dollari (almeno secondo i rumors), e il fatto che la società di San Francisco non ci abbia pensato due volte, è chiaro sintomo di come attorno a Periscope ci sia un forte odore di business – almeno nel breve periodo. Vediamo allora come i brand potrebbero utilizzarlo.
Un primo utilizzo che salta subito alla mente è quello legato a una determinata nicchia di eventi. Periscope potrebbe permettere a persone di tutto il mondo di partecipare a un evento, di viverlo e commentarlo in diretta, sfruttando una “rapidità visiva” e un’interazione al momento unica nel suo genere. Si potrebbe raggiungere un grado di coinvolgimento assoluto e ampliare la risonanza dell’evento come mai in passato. E’ vero, i video in diretta streaming non sono una novità ma, con Periscope, la user experience sarebbe totale per due motivi.
Primo perché veder passare il proprio commento in diretta sullo schermo è decisamente più entusiasmante che lasciare le proprie parole ai piedi di un video pubblicato in un sito internet. L’altro motivo è perché i video streaming tradizionali sono trasmessi in ottima qualità, a volte con macchine da presa professionali, e il tutto è condito da una buona dose di parvenza istituzionale; con Periscope, invece, i video sono di qualità amatoriale, ma è proprio questo “punto di debolezza” che regala allo spettatore un punto di vista comune e quella sensazione di far parte del pubblico, così da stimolarlo a essere attivo nell’evento, seppur non presente fisicamente. Affiancando poi Periscope al classico live-tweeting, si creerebbe una copertura dell’evento pressoché totale.
Ovviamente non tutti gli eventi possono sfruttare al massimo le potenzialità di Periscope. Diciamo che i massimi risultati si possono raggiungere con tutti quegli eventi che prevedono un’interazione col pubblico, come ad esempio una session di Q&A, Question & Answer. Con Periscope sarebbe possibile ampliare l’audience, la platea in ascolto e questo incremento d’interazione porterebbe a sperimentare una nuova forma di partecipazione, creando una nuova e più intensa esperienza. Stesso discorso per un forum, un congresso, un qualsiasi Think Thank, dove ci si confronta e si discute di tematiche varie. Anche qui i margini del dibattito e del suo coinvolgimento si amplificherebbero a tal punto da generare un valore aggiunto, mai sperimentato in questo tipo di contesti.
Un altro scenario interessante è quello dell’entertainment, dove si potrebbe far vivere il backstage di un concerto o di un programma tv in un modo del tutto nuovo agli spettatori. Non solo. Periscope potrebbe essere utilizzato da un brand per chiedere ai suoi consumer idee su nuovi prodotti, nuovi concept idea. In pratica, si genererebbe un’esperienza di partecipazione davvero totale e si rafforzerebbe il legame fra brand e consumatori. Seth Godin, leader indiscusso del marketing emozionale, è fermamente convinto che la risorsa più importante di Internet sia quella di “costruire connessioni” e ha un’idea precisa su ciò:
“Oggi l’essenza del marketing è quella di raccontare alle persone una storia che vogliono sentire, così che sia più probabile che questi rispondano e si connettano col brand.”
Utilizzare Periscope per rafforzare questa connessione, coinvolgendo i consumatori su alcune discussioni mirate e costruttive, rappresenterebbe per i brand un forte valore aggiunto.
Periscope potrebbe diventare uno strumento fondamentale anche nell’ambito delle campagne promozionali, non solo per sponsorizzare uno specifico prodotto, ma anche per annunciare il lancio di un contest, di un concorso, così da rispondere immediatamente a ipotetiche domande o dubbi degli utenti. Ancora meglio, si potrebbe usare la piattaforma per pubblicizzare prodotti con il coinvolgimento di personaggi mirati e di forte impatto. Il personaggio famoso potrebbe addirittura testare e recensire il prodotto davanti a un’ampia audience, scatenando così una folta massa di feedback preziosissimi per il brand.
Periscope può aiutare anche a costruire e rafforzare la brand awareness di un brand. Come? Per esempio decidendo di mostrare agli utenti la propria azienda da vicino, da una prospettiva del tutto nuova, grazie a delle riprese effettuate dentro gli uffici, o presentando i vari team di lavoro, oppure mostrando al pubblico un progetto in cantiere. L’utente sarebbe in grado di avanzare qualsiasi curiosità e di ottenere risposta immediata, con il brand che potrebbe sfruttare l’occasione per mostrarsi disponibile e predisposto al confronto. Trasmettere la passione aziendale, la propria storia e i propri valori, significa umanizzare il brand e creare un legame più forte e “familiare” col consumatore.
Infine, Periscope potrebbe diventare un strumento essenziale per tutti quei brand che operano nel campo dell’informazione. Si potrebbe creare engagement con gli utenti tramite la messa in onda d’interviste esclusive a personaggi importanti, di riunioni di redazione in diretta oppure di proclami speciali, come il lancio di un film o di un nuovo album o concerto. Anche qui il grado d’interazione sarebbe massimo. Esempio: un regista o uno scrittore decide di annunciare la sua ultima fatica davanti a un pubblico pieno di domande. Risultato? Si assisterebbe a un dialogo spontaneo, improvvisato e sincero.
In IQUII stiamo dedicando all’avvento di Periscope molta attenzione, proprio per capirne appieno tutte le sue potenzialità di business e di marketing. Questo per fornire supporto potenziato ai nostri clienti, favorendo e ampliando i nostri canali di lavoro, specialmente in occasione di eventi, dove ci siamo sempre distinti per lo studio strategico e l’attuazione d’integrazioni con le tecnologie più attuali e più adatte, così da raggiungere sempre il massimo risultato.