Il mercato delle app non conosce limiti, facendo registrare numeri incredibili giorno dopo giorno. Ne discutiamo spesso nei nostri post, evidenziando come ci siano molte possibilità per tutti gli attori della filiera.
Se da un lato gli utenti si trovano di fronte una disponibilità di applicazioni mai vista prima e in continuo aumento, dall’altro ci sono sviluppatori e store di app che devono competere con i problemi derivanti dal sovraffollamento e dalla mancanza di visibilità.
Gli sviluppatori, grazie all’app marketing, provano a far emergere la propria applicazione in un contesto di elevata competizione mentre gli store affinano i propri algoritmi per dare risultati sempre più precisi e coerenti con le ricerche.
Tra i due giganti, Apple e Google, la guerra sembra non fermarsi mai. Un confronto fatto di innovazioni e spunti che permettono un continuo botta e risposta per il titolo di store “più evoluto”.
In questo contesto, Google mette a segno un bel colpo introducendo per prima tra i grandi player in ambito mobile gli annunci sponsorizzati all’interno del proprio store.
Infatti dopo aver annunciato qualche mese fa con una nota ufficiale sul blog la partenza della fase di testing, è cominciata la fase di rollout dei risultati di ricerca sponsorizzati all’interno di Google Play.
Gli annunci sponsorizzati saranno mostrati solo nei risultati di ricerca e non all’interno delle sezioni (categorie, classifiche, ecc).
Inizialmente la possibilità di inserire questi annunci verrà data solo agli account che stanno già facendo campagne di advertising per le app su Google.com.
L’app apparirà al primo posto nei risultati di ricerca per la query selezionata e si differenzierà dagli altri risultati per una piccola etichetta gialla posta sotto il nome dell’applicazione stessa.
Gli annunci saranno visualizzati da chi ha installato l’ultima versione dell’app del Play Store sul proprio smartphone mentre non si vedranno per le ricerche da tablet e/o web.
Un’altra novità è l’inserimento di una nuova tipologia di conversione e del relativo monitoraggio, chiamata “Installazioni di app (prima apertura)”.
Come riportato nella guida di AdWords ci sono tre modi per monitorare le conversioni per app Android:
Essere al primo posto dei risultati di ricerca è un grande vantaggio e da mobile potrebbe anche essere visto in modo favorevole da chi digerisce poco gli annunci pubblicitari, visto che almeno per il momento gli annunci non sono molto invasivi.
Con l’inserimento degli annunci sponsorizzati lo store di Google fa un bel passo avanti rispetto ad Apple e Windows, dando la possibilità agli sviluppatori di acquistare visibilità e avere una ulteriore freccia nell’arco delle strategie di app marketing.
Il punto sul quale focalizzarsi rimane quello della strategia di supporto alle app di breve/medio/lungo termine: pagare per avere un’esposizione spinta sicuramente è utile nel breve termine, ma non potrà essere sostenibile nel medio/lungo periodo quando (e l’investimento può servire a raggiungere questo obiettivo) c’è assolutamente bisogno di una crescita guidata in modo naturale dagli utenti.