Metaverso: mondi virtuali e business reali

Metaverso: mondi virtuali e business reali

Pubblicato da Fabio Lalli il 25/10/2022 in Breaking , Thinking

Il concetto di metaverso ha attirato e diviso l’opinione pubblica e i protagonisti del mondo tech e non solo, tra entusiasti, possibilisti e scettici disfattisti.

I numeri restituiscono un chiaro spaccato e descrivono un contesto in rapida evoluzione, sfaccettato e, seppur nella sua natura digitale, fortemente concreto.

Un mercato attivo che stimato da circa 400 milioni di utenti attivi ogni mese e un volume d’affari complessivo di circa 40 miliardi di dollari, che nasce e si sviluppa su terreni digitali e che offre nuove opportunità e punti di vista agli utenti, integrando la dimensione fisica con quella virtuale, creando un continuum nelle esperienze degli utenti e dei loro avatar.

Il metaverso non è un trasferimento della realtà, è un potenziamento, una estensione.

Metaverso, simulazione e realtà virtuale non sono la stessa cosa

Si tende a parlare di metaverso in relazione a spazi che simulano la realtà in formato virtuale e che ci fanno immergere in ambienti ricreati digitalmente attraverso l’utilizzo di tecnologie che ci portano lontani dalla nostra realtà.

C’è però da fare una distinzione fondamentale: la simulazione di un ambiente reale è solo uno dei modi usati per coinvolgere gli utenti, mentre la realtà virtuale è un mezzo tramite cui accedere a un nuovo ambiente, ma non sono elementi sufficienti a definire o rappresentare il metaverso.

Il metaverso è un concetto più ampio che racchiude in sé tipologie di coinvolgimento, tecnologie e mezzi per permettere l’accesso e modalità di fruizione di ambienti alternativi che hanno l’obiettivo di potenziare ed estendere l’esperienza dell’utente, ma non di sostituirla.

Il metaverso come estensione dell’omnicanalità

Il metaverso offre l’opportunità di attivare nuove dinamiche nella customer experience, che si integrano con quelle esistenti, non le sostituiscono.

Lo scenario attuale ci parla di piattaforme differenti che offrono ai brand la possibilità di aprire un nuovo touchpoint, un nuovo canale, da inserire nell’approccio omnichannel e consentono di essere presenti con i propri prodotti (digitali e non) anche in mondi in cui il brand non è ufficialmente ancora sbarcato (ed in alcuni casi su target dove difficilmente sbarcherebbe).

Il punto fermo, che ogni brand o azienda deve mantenere è la coerenza di messaggio e di adesione ai valori del marchio. Questo legherà gli utenti alle esperienze che un marchio potrà offrire nel metaverso o attraverso gli strumenti che il web3 mette a disposizione (NFT, DAO, smart contract, digital goods).

Per guidare l’esperienza utente nel Metaverso, per assicurarsi che il messaggio di brand sia ascoltato e compreso, le aziende devono avere chiaro il linguaggio da utilizzare.
Il brand che riuscirà a mantenere (e ricollocare) la propria identità, sapendola comunicare nei nuovi linguaggi, riuscirà a sbloccare una serie ampia di opportunità di evoluzione, prima tra tutti la costruzione di community virtuali di fan, che vorranno vivere e creare esperienze sotto l’egida del marchio.

Un giorno di ordinario metaverso 

“Ti sei collegato con il tuo visore per una sessione di gioco: una sfida a una versione immersiva di padel con gli amici, in una land creata da un brand di sneaker.

Il tuo avatar indossa una versione esclusivamente digitale delle sneaker di quel brand, le hai vinte in un torneo e ora vuoi giustamente sfoggiare il premio.

Ai bordi del campo virtuale i banner ti informano che le sneaker del tuo avatar ora esistono anche in versione fisica e chi le possiede per il proprio avatar ha diritto ad accedere alla prevendita esclusiva, i banner sono interattivi, ti basta un gesto per richiedere l’iscrizione.

La partita è finita, non hai vinto, poco male ti divertirai a rispondere agli sfottò degli amici nella vostra chat di gruppo, con tanto di meme realizzati con gli screenshot. Controlli le email e c’è la conferma dell’iscrizione alla prevendita delle sneaker, con un countdown che puoi aggiungere al tuo calendario.

Pochi giorni dopo, una notifica ti avvisa che la prevendita aprirà tra pochi minuti, accedi da smartphone al sito tramite il link della mail, ecco lo shop, sorpresa! Ci sono altre due varianti delle sneaker in edizione numerata e limitata, quali ti staranno meglio? 

Con la videocamera dello smartphone puoi visualizzarle direttamente ai tuoi piedi, le stai provando, funziona anche con il tuo riflesso nello specchio, sono davvero belle, in tutte le versioni, ne scegli una di quelle nuove. Decidi di ponderare l’acquisto, per cui aggiungi al carrello per pensarci su. Un nuovo timer appare nella pagina del carrello, l’acquisto deve essere completato in 24h, altrimenti si perde l’opportunità.

20h dopo stai lavorando alla tua postazione, intanto gli scherzi degli amici continuano, guardi i meme che hanno fatto sul tuo avatar, che indossa la versione virtuale di quelle sneaker, ti piacciono davvero tanto.

Ti colleghi al sito con il tuo pc, un ultimo sguardo alle tue scarpe in 3D da tutti e 360 i gradi di angolazione, completi l’acquisto, saranno a casa tua domani, ma una notifica ti fa fare un sorriso: siccome hai acquistato l’edizione limitata di quelle sneaker, avrai in omaggio anche la versione digitale per il tuo avatar, che solo pochissimi altri avranno, è già nel tuo inventario.

Scrivi nella chat di gruppo, è ora di organizzare la prossima partita!”

Questo è uno dei molteplici esempi di Customer Experience che già alcuni utenti di alcuni brand possono vivere. 

Non è fantascienza da romanzo, è la realtà di un mercato che genera e sta generando volumi, e nuove modalità di ispirazione, influenza, scelta e acquisto.

La progettazione strategica di un’esperienza utente omnichannel come questa è già alla portata di brand e aziende, è fondamentale valutare attentamente le piattaforme e i linguaggi correlati, operando così scelte ponderate in relazione agli obiettivi prefissati.

L’evoluzione non aspetta, costruiamo la tua metaverse strategy oggi.

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Fabio Lalli

Founder e Partner di IQUII, da sempre appassionato di innovazione digitale, attualmente immerso nell'esplorazione di mondi virtuali e nuove esperienze legate al web3, al metaverso e alle nuove frontiere della customer experience. Incredibilmente determinato a fare grandi cose.


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